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Sui passi di Don Matteo
Nei ultimi tempi le info varie su internet sono piu dei bluff che una notizia vera.Prendendo info su vari blogger sono partita con mio findanzato a Spoleto per vedere in azzione Don Matteo.
Siamo alloggiati a Gubbio un giorno prima per vederlo e per seguire i passi è gli sentieri dove è girato quell telefilm che per me e molto caro lo vedo e rivedo e non mi anoi mai.
La ospitaliatĂ era davero incredibile anche se i egubini erano un po'delusi perche i film non si gira piĂ¹ li.
Gubbio una citta meravigliosa ,tutta di pietra e di "matti".Era un spetacolo che non si deve perdere a vedere turisti che si giravano tre volte intorno alla fontana del Bargello, detta “fontana dei matti”. Alla fine del 3° giro si deve esser battezzati con uno spruzzo dell’acqua della fontana acquistando così la cittadinanza onoraria di Gubbio, cioè la patente da matto.Ma ti devvespruzzare un eugubino per essere battezato"matto.
Dalla fontana salendo si raggiunge Piazza Grande dove Ă© anche il Palazzo dei Consoli realizzato in stile gotico, testimonia l’importanza raggiunta da Gubbio
in epoca medievale. Ăˆ sede del museo civico e custodisce alcuni reperti
archeologici rinvenuti nei dintorni. Fra questi, le Tavole Eugubine,
sette tavole bronzee datate fra il III e il II secolo a.C.
E da Piazza Grande si vede questo spetacolo.
Nel 1321 gli eugubini decidono di costruire due nuovi palazzi pubblici in sostituzione dell’antica residenza comunale i Palazi Municipali che nel film e la caserma dei carabinieri.
Poi non poteva mancare lei la Chiesa di S. Giovanni (chiesa di Don Matteo :) I giovani si sedevano li fin nel tarda note a sentire la musica che veniva fuori dai locali notturni opure dai artisti di strada.
A Gubbio anche il mangiar bene fa parte di una lunga tradizione. La
cucina eugubina, genuina e semplice, utilizza in prevalenza prodotti
tipici locali: carni da pascoli montani, cacciagione, formaggi e insaccati, insalate campagnole di varie qualitĂ di erbe, olio di oliva e vini pregiati delle zone collinari, acque minerali della
fascia appenninica (alcune delle quali con particolari proprietĂ
terapeutiche). I piatti sono quelli di una volta, realizzati con vecchi
sistemi: gli arrosti alla brace, le tagliatelle corpose, la ‘crescia di Pasqua’ al formaggio e la ‘crescia al panaro’, gustosissima quest’ultima con gli affettai locali e con il friccĂ² (di agnello, anatra, pollo e coniglio)
Io ho assagiato un pito tipico che viene chiamato il Piattone del Re che venie servito al Osteria dei Re
Gubbio viene definita anche come la citta del tartufo e li trovave delle guide alla ricerca di tartufo e vari guide gastronomice come riconoscherlo,cucinarlo e gustarlo.
Un vicolo a Gubbio |
A mattina presto siamo direti verso Spoleto e dopo lunge passegiate a cercare il setdi riprese a "caccia di lui siamo fermati a gustare una zuppa del paese fatta con cereali misti e la pasta tradicionale di loro gli stringozzi alla
Spoletina e Crescionda Poi di nuovo in giro e siamo fermati nel monumento simbolo del Spoleto, Ponte dei Torri Construita nel 200 e fin nel secolo succesivo.
Spoleto e una terra di grande ricchezze mai scoperte prima.... ha scrito in una cartolina a sua moglie i scrittore Hermann Hesse.Ma dell' Ponte dei Torri si sono innamorati molto artisti tra cui Goethe che la descrito in un suo libro e anche il pittore inglese Turner.
Poi abiamo visitato il Duomo di Spoleto e cosi via, li altri monumenti.
Ci ritornerĂ² per vedere li altri paesi vicini e le cantine di vino e di olio d'oliva a Montefalco e chi sa' la prossima volta ho la fortuna di prendere un autografo da Don Matteo.
Spoleto e una terra di grande ricchezze mai scoperte prima.... ha scrito in una cartolina a sua moglie i scrittore Hermann Hesse.Ma dell' Ponte dei Torri si sono innamorati molto artisti tra cui Goethe che la descrito in un suo libro e anche il pittore inglese Turner.
Dedica di Goethe a Spoleto |
Fontana del Mascherone |
Montefalco |
A presto.... :)
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